La storia d’ amore fra il quartiere Trastevere ed i romani e forestieri ha radici profonde e lontane nel tempo. La denominazione Trastevere deriva dal latino Trans Tiber e significa “ al di la del Tevere”: questo perché geograficamente l ‘area sorge sulla riva destra del fiume Tevere ( laddove gli altri rioni della citta, al tempo dell’ antica Roma, erano locati sulla riva sinistra), il che ha permesso al quartiere di diventare( a cominciare dall’ epoca romana) il principale porto fluviale della citta( il Porto di Ripa Grande) collegandolo ad Ostia ed al mare. Gia nel passato( dall’ epoca dell’ Imperatore Augusto), Trastevere ha ospitato gente proveniente da ogni dove: commercianti ebrei, che hanno avuto un ruolo centrale nel Medioevo( poi trasferitisi, nel 15° secolo, sulla riva opposta del fiume, nel Ghetto Ebraico), avventori provenienti da ogni parte della penisola e stranieri provenienti dai territori al di la delle Alpi. Quartiere accogliente, dunque, aperto alle influenze esterne ma anche profondamente romano. Con il passare dei secoli, il fascino di Trastevere non e poi cosi cambiato( al di la degli ovvi cambiamenti del tessuto urbano ed anche dei mutamenti sociali, che hanno portato a sostituire via via alle botteghe artigiane tutta una serie di ristoranti per turisti, birrerie, take away etnici, negozi alternativi, librerie, sale da te o internet cafe ).
Oggi, accanto a romani che abitano il rione da diverse generazioni( ormai molto pochi, a dire il vero) ed ai nuovi ricchi che abitano i grandi e costosi appartamenti ristrutturati( giornalisti, intellettuali un poco snob, figli di papa dal portafoglio gonfio, professori universitari), e tutto un pullulare di stranieri( pittori, espatriati facoltosi, studenti della John Cabot e dell’ American Academy, due universita americane della citta ), attirati dal fascino di questi vicoli cosi carichi di storia e di carattere e dai tesori che Trastevere svela, alcuni sotto gli occhi di tutti( la Chiesa di Santa Maria in Trastevere, quella di Santa Cecilia od di Santa Maria della Scala, San Pietro al Montorio ed il Tempietto del Bramante, l’ Isola Tiberina, il Gianicolo, da cui si gode una veduta di Roma da togliere il fiato o l’ Orto Botanico), altri piu nascosti, altri legati ai piaceri della gola e dei sensi( il mercato di piazza San Cosimato, il caotico mercato delle pulci di Porta Portese, la pasticceria di Vicolo del Cinque o la festa folkoristica De’ Noantri a meta agosto).
La notte, poi, il quartiere cambia volto, lasciando spazio ai divertimenti della vita notturna( di qualsiasi tipo vogliate: una passeggiata, una birra in uno dei tanti locali notturni, uno spuntino di mezzanotte). Agli abitanti del quartiere( meno accoglienti di un tempo, a dire il vero, infastiditi dai venditori di strada o dal traffico e dalla folla rumorosa, qualche volta un po’ alticcia, che affolla i tavoli all’aperto o passeggia per i vicoli,) si sostituiscono frotte di personaggi attirati dalle opportunita e dal fascino del rione. Il fascino di Trastevere, comunque, rimane immutato nel tempo. Che sia di giorno o di notte, passeggiare per il suo labirinto di strade rimane un’ esperienza da raccontare.
Raggiungere Trastevere
Treni( treno-denominato regionale, non il treno espresso da Termini) partono dall‘ aereoporto L da vinci ed arrivano alla stazione ferroviaria di Trastevere. Da qui, si prende il tram numero 8
Tram n° 8 Da largo argentina. E‘ disponibile un comodo tram che da Trastevere conduce fino al Pantheon e che passa frequentemente.
Autobus notturno numero 8
Autobus H dalla Stazione Termini( la principale stazione ferroviaria)
NB: Le autovetture dei non residenti non possono parcheggiare a Trastevere durante le ore serali per cui e consigliabile parcheggiare nelle prossimita del quartiere e raggiungerlo a piedi.